L’educazione finanziaria è la terra di confine in cui la finanza e il sociale si incontrano, fornendo a consumatori e cittadini lo strumento potenzialmente più efficace per modificare i propri comportamenti e favorire il cambiamento socioculturale.
Cosa significa?
Come in qualsiasi campo, anche in materia di educazione finanziaria esistono diverse scuole di pensiero e modi differenti di interpretarne i ruoli.
C’è il presentatore: l’educatore che, durante l’incontro con i clienti, presenta un servizio in astratto, fornisce informazioni su di sé, sulla propria organizzazione e su quanto l’educazione finanziaria sia una disciplina utile e ancora poco diffusa.
C’è l’alfabetizzatore: l’operatore che fornisce nozioni su mercati monetari e finanziari, istituzioni e tipologie di prodotti, e genera conoscenze che l’OCSE e la commissione governativa USA per l’alfabetizzazione e l’educazione finanziaria definiscono un “equipaggiamento” culturale valido per comprendere il mondo finanziario e assicurativo.
Infine, c’è l’educatore. L’educatore finanziario aiuta il cliente a essere consapevole dei propri rischi e dei propri bisogni, e mira a fargli acquisire abilità utili a perseguire gli obiettivi di vita propri e della sua famiglia.
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L’educazione finanziaria è efficace nel momento in cui genera effetti concreti sulla vita delle persone, e l’educatore finanziario è l’operatore che consente ai consumatori di modificare i propri comportamenti mediante un processo di pianificazione finanziaria.
Di conseguenza la pianificazione non si esplica nella valutazione dell’offerta dei prodotti (compito degli intermediari finanziari) bensì nell’individuazione di tipologie e caratteristiche di strumenti coerenti con i bisogni e gli obiettivi di ciascuno.
La pianificazione, infatti, parte dal presupposto che l’investimento potrebbe non evolversi secondo i piani e quindi concentra l’attenzione sulla gestione degli scostamenti, dando luogo a un piano personale che viene rigorosamente rielaborato con periodicità.
Il servizio offerto da 4Timing SIM
Il 2020 e il 2021 hanno mostrato a molte famiglie quanto fossero impreparate a fronteggiare una crisi tanto prolungata, evidenziando la necessità di mettere in atto strategie e comportamenti coerenti con la messa in sicurezza del proprio corso di vita. Parimenti, in questi mesi molte aziende, come benefit di welfare aziendale, stanno sperimentando quanto possano rivelarsi efficaci i percorsi di educazione finanziaria offerti ai propri dipendenti.
Quello che 4Timing SIM offre ormai da alcuni mesi è un Servizio di Educazione Finanziaria conforme alla Norma di Qualità UNI 11402: questo proprio grazie alla mia fattiva collaborazione, per l’appunto come operatore certificato in base a questa specifica Norma.
Perché questa scelta specifica?
Le domande che ci si pone in merito a tale servizio riguardano principalmente la fiducia che può essere riposta nell’operato dell’educatore: quale tipo di offerta è presentata? Si tratta di un’educazione finanziaria fondata su opinioni personali? O si basa su un lavoro universalmente riconosciuto come “a regola d’arte”?
Infatti, per quanto un educatore possa avere una formazione adeguata e agire in assenza di finalità sue proprie, il cliente deve poter disporre di una garanzia di qualità del suo operato.
La norma UNI 11402definisce i requisiti per la progettazione, l’erogazione e la valutazione di un servizio di educazione finanziaria nonché i requisiti dei soggetti erogatori del servizio stesso.
In pratica identifica un servizio di educazione finanziaria basata su standard di qualità elaborati da esperti, comprovati da risultati scientifici e pubblicati da un ente normativo riconosciuto a livello mondiale.
Di conseguenza, la “terzietà” è un principio indispensabile, in quanto offre la garanzia che l’educatore finanziario non agisce sulla base di modelli autoreferenziali, bensì sulla base di princìpi accettati dall’intera comunità internazionale.
Per recuperare terreno in termini di fiducia, l’educatore finanziario di qualità si vincola a protocolli di qualità stabiliti da terze parti (ISO, UNI) e utilizza strumenti egualmente convalidati, in base ai quali ogni operazione risulta conforme alle regole dell’arte.
L’educazione finanziaria richiede pertanto un impegno a entrambe le parti coinvolte.
Il processo messo in atto da un percorso di educazione finanziaria è partecipativo e intende supportare chi lo desidera in un percorso di cambiamento dei propri comportamenti.
L’utente del servizio deve compiere uno sforzo di autoapprendimento.
L’educatore deve entrare in un rapporto uno-a-uno, diretto e personale, e misurarsi di volta in volta con il caso concreto che ha davanti.
La competenza, l’utilizzo di tecnologie di qualità e la rigorosa applicazione dell’etica professionale, restano fattori indispensabili per l’efficacia del servizio.
“Tutti dovremmo occuparci del futuro, perché là dobbiamo passare il resto della nostra vita”.
La massima di Charles F. Kettering ci ricorda che il presente non è la sola dimensione disponibile per la definizione delle scelte.
L’educatore finanziario aiuta il cliente a proiettarsi nel futuro, simulando a più riprese e sulla scorta di più scenari, l’impatto che le scelte di oggi, fatte o non fatte, avranno sul proprio domani.
Nella convinzione che per “cultura finanziaria” non si intenda necessariamente la gestione diretta dei propri investimenti, quanto piuttosto essere consci dei propri limiti e delle proprie capacità e consapevoli dell’importanza della consulenza.